Cristo per questo venne, perché ci ha amati; non
v'era in noi qualcosa da amare, ma amandoci ha resi amabili.
(Serm. 163/B, 2)
Se avrai la carità, avrai tutto; senza la carità
nulla ti gioverà, qualunque cosa tu abbia. (In Io. Ev. tr.
32, 8)
Il Signore abita nei cuori e unico è il cuore di
quanti, pur essendo molti, sono cementati dalla carità. (En.
in ps. 131, 4)
Alla scienza unisci la carità, e la scienza ti
sarà utile, non da sola, ma a motivo della carità. (In Io.
Ev. tr. 27, 5)
Quasi come un campo Dio trova i cuori degli uomini...
Vuole piantarvi l'albero della carità. (In Io. Ep. tr. 2,
8)
Nessuno interroghi l'altro; ciascuno invece rientri in se
stesso: se vi troverà la carità fraterna, stia sicuro: non badi se per
il momento la sua gloria è ancora nascosta. (In Io. Ep. tr. 5,
10)
Nella confessione l'uomo esprime la sua umiltà,
nella misericordia Dio manifesta la sua grandezza. (In Io. Ev. tr.
14, 5)
L'unità diventa armonia per la carità dei membri che la
compongono; e questa unità parla come parlava allora un sol uomo. (In Io.
Ev. tr. 32, 7)
La tunica tirata a sorte significa l'unità di tutte le
parti, saldate insieme dal vincolo della carità. (In Io. Ev.
tr. 118, 4)
Tu non hai la carità, perché per una questione di
onore rompi l'unità. (In Io. Ep. tr. 6, 13)
Tutti gli uomini ardono dal desiderio. (En. in ps.
62, 5)
I nostri sentimenti sono movimenti dell'anima ...
il desiderio è uno slancio dell'anima, il timore una fuga ...
(In Io. Ev. tr. 46, 8)
Ut altitudine superbos irrideat, profunditate attentos
terreat, veritate magnos pascat, affabilitate parvulos nutriat. Irride
i superbi con la sua altezza, atterrisce gli attenti con la sua profondità,
pasce i grandi con la verità, nutrisce i piccoli con la sua affabilità. (De
Gen. ad litt. 5, 3, 6)
Filios habes: unum plus numera et da aliquid et
Christo. Hai i figli: considera di averne uno di più e dai qualcosa
anche a Cristo. (Enarratio En. in ps. 38, 12)
Qui noluerit servire caritati necesse est ut serviat
iniquitati. Chi non vorrà servire la carità dovrà per forza servire
l'iniquità. (En. in ps. 18, II, 15)
Serviens itaque Deo animus recte imperat corpori,
inque ipso animo ratio Domino Deo subdita, recte imperat libidini vitiisque
caeteris. L'animo sottomesso a Dio giustamente è padrone del proprio
corpo e nell'animo stesso la ragione sottomessa a Dio giustamente comanda
sulla libidine e sugli altri vizi. (De civ. Dei 19, 21, 2)
Donatus est itaque homo sibi quia deseruit Deum
placendo sibi: et non obediens Deo, non potuit obedire nec sibi. L'uomo
è stato da Dio consegnato a se stesso perché ha abbandonato Dio, piacendo a se
stesso; e non obbedendo a Dio non può più obbedire neanche a se stesso. (De
civ. Dei 14, 24)
Si putas te non habere tribulationes, nondum coepisti
esse christianus. Se credi di non avere tribolazioni, non hai ancora
cominciato ad essere cristiano. (En. in ps. 55, 4)
Longam coenam malam nemo ferre, longam vitam malam
omnes volunt habere. Utique si grande est quod vivimus, bonum sit ipsum
grande. Un pranzo cattivo che andasse per le lunghe nessuno lo
tollererebbe, una vita cattiva quasi tutti la desiderano.
Certo, se vivere è un gran dono, questo dono grande sia
speso bene. (Serm. 232, 8)
Non vis finiri miseram vitam? Tanto est miserior,
quanto et misera amata est, et non vis finiri: minus esset misera, si non
amaretur. Non vuoi che abbia fine la vita infelice? Tanto è più
infelice quanto, pur infelice, viene amata, e non vuoi
che abbia fine: sarebbe meno infelice se non si amasse. (Serm.
305, 4)
Si ipse Adam hodie moreretur, paucos dies vixerat,
quia omnes finierat. Perfino Adamo, anche se morisse appena
oggi, avrebbe vissuto pochi giorni, perché li ha pur finiti
tutti. (Serm. 345, 2)
La tua vecchiaia sia di un fanciullo, e la tua
fanciullezza d'un vecchio; voglio dire, non esser savio con la
superbia, non esser umile senza la sapienza. (En. in ps.
112, 2)
Dura, persevera, tolera, porta dilationem et tulisti
crucem. Persisti, persevera, tollera, sopporta
l'indugio: così porterai la tua croce. (Serm. 94, 7,
9)
Omnia tempora patent martyribus. Ogni tempo ha
i suoi martiri. (Serm. 94/A, 2)
Non est persecutio omnibus christianis quando pro
veritate certantur? Non si tratta forse di persecuzione per i cristiani
quando lottano per la verità? (Serm. 94/A, 2)
Non impellunt corpora christianorum, sed lacerant
animas christianorum. (I persecutori) Non seviziano più i corpi dei
cristiani, ma lacerano le anime dei cristiani. (En. in ps. 69,
2)
Codice portat iudaeus, unde credat christianus.
Librarii nostri facti sunt. Il giudeo porta il libro dal quale possa
credere il cristiano. Sono diventati i nostri porta-libri! (En. in ps.
56, 9)
Non enim erat tunc ubi non erat tempus. Infatti
non c'era un allora dove non c'era il tempo. (Confess. 11, 13,
15-16)
Si haec una desit, inania; si haec adsit, plena sint
omnia. Se manca solo la carità tutto è vuoto, se c'è questa tutto è
pienezza. (De mor. Eccl. cath. 1, 33, 73)
Ut in omnibus quibus utitur transitura necessitas
superemineat quae permanet caritas. In modo che in tutte le cose di cui
si serve la necessità, che passa, emerga chiaramente l'unica che rimane, la
carità. (Regula, passim)
In observationibus autem, si non intelligantur,
servitus sola est. Nelle osservanze, che non sono comprese nel loro
significato, rimane solo una schiavitù. (Exp. ep. ad Gal. 19)
Prorsus aut punis, aut punit. Vis non puniat? Puni
tu... Quia hoc in te odisti, quod et ille odit, ut incipias placere Deo, dum
hoc in te punis quod displicet Deo. Non c'è scampo: o ti punisci da te
stesso, o ti punisce lui. Vuoi che non punisca Dio? Punisci
tu... Così comincerai a piacere a Dio, in quanto punisci in te quello
che dispiace a Dio. (En. in ps. 58, 1,
13)
Definitio brevis et vera virtutis ordo est
amoris. Una definizione breve e vera della virtù è l'ordine dell'amore.
(De civ. Dei 15, 22)
Sed qui totum inspicere non potest tamquam deformitate
partis offenditur quoniam cui congruat et quo referatur ignorat. Chi
non sa vedere l'insieme del tutto viene turbato dall'apparente incongruenza
della singola parte perché non sa a cosa sia adatta e a cosa si riferisca.
(De civ. Dei 16, 8. 2)
Et vox dicentium est ipsa evidentia. E la loro
voce è la loro evidenza. (Confess. 11, 4, 6)
Ut nec propter vitium oderit hominem, nec amet vitium
propter hominem; sed oderit vitium, amet hominem. Non deve odiare
l'uomo a causa del suo vizio né deve amare il vizio a motivo dell'uomo, ma
deve odiare il vizio e amare l'uomo. (De civ. Dei 14, 6)
Quidquid enim lacerato animo dixeris punientis est
impetus non caritas corrigentis. Dilige, et dic quod voles. Tutto ciò
che dirai con animo lacerato sarà rabbia di uno che punisce e non amore di uno
che corregge. Ama, e poi dì quello che vuoi. (Exp. ep. ad Gal.
57)
Dilige peccatorem, non in quantum peccator est, sed in
quantum homo est. Ama il peccatore, non in quanto è peccatore ma in
quanto è uomo. (Serm. 4, 20)
Vera autem immortalitas, vera incorruptibilitas, vera
incommutabilitas, ipsa est aeternitas. La vera immortalità, la vera
incorruttibilità, la vera immutabilità è l'eternità stessa. (De Trin.
4, 18, 24)
Veritas quippe immortalis, incorrupta, incommutabilis
permanet. La verità resta immortale, incorrotta, immutabile. (De
Trin. 4, 18, 24)
Quantum ad id quod ortum est aeternitas valet, tantum
ad fidem veritas. C'è tra le cose che cominciano e l'eternità lo stesso
rapporto che c'è tra la fede e la verità. (De Trin. 4, 18,
24)
Cum fides nostra videndo fiet veritas, tunc
mortalitatem nostram commutatam tenebit aeternitas. Quando nella
visione la fede nostra diverrà verità, allora l'eternità possiederà la nostra
mortalità trasfigurata. (De Trin. 4, 18, 24)
Duo illa sursum sunt, aeternitas et veritas, duo ista
deorsum, quod ortum est et fides. Duo cose sono del mondo celeste:
l'eternità e la verità; due sono del nostro mondo, ciò che ha avuto
principio e la fede. (De cons. Evang. 1, 35,
53)
Melius est minus egere quam plus habere. È
meglio aver meno bisogni che aver più cose. (Regula, 5)
Delectari falso crimine, crimen est
verum. Compiacersi di un falso crimine, è a sua volta un vero crimine.
(De civ. Dei 18, 12)
si cor tuum non esset fatuum, non crederes
fato! O se il tuo cuore non fosse fatuo, non crederesti al fato! (In
Io. Ev. tr. 37, 8)
Dedit tibi: non extollaris; abstulit tibi: non
frangaris. Egli ti ha dato, non esaltarti; egli ti ha tolto, non
deprimerti. (En. in ps. 66, 3)
Exsultent omnes Christiani: Natalis est
Christi. Esultino tutti i cristiani: è il Natale di Cristo.
(Serm. 184, 2, 2)
Expergiscere, homo: pro te Deus factus est
homo. Svegliati, uomo: per te Dio si è fatto uomo. (Serm. 185,
1)
Observa ergo tu; sit in te irreverentia, frontosus
esto quando audis opprobrium de Christo; prorsus esto frontosus. Sta
dunque attento! Sii audace quando sopporti la vergogna in nome di Cristo; sii
senz'altro audace! (En. in ps. 68, d. 1, 12)
Sunt quidam qui facilius omnia sua pauperibus
distribuunt, quam ipsi pauperes Dei fiant. Ci sono alcuni che più
facilmente distribuiscono tutti i loro beni ai poveri piuttosto che loro
stessi divenire poveri di Dio. (En. in ps. 71, 3)
Quid est aliud quam tenere non numina bona sed omina
mala? Che cos'altro è se non tenere non numi benevoli, ma presagi di
sventura? (De civ. Dei 1, 3)
Nec omnia commemoro, quia me piget quod illos non
pudet. E non ricordo tutto, perché mi ha stufato quello che a loro non
fa vergogna. (De civ. Dei 4, 8)
Si veris, quam mali? Si falsis, quam male? Se i
loro crimini sono veri, quanto son cattivi? Se i loro crimini son falsi,
quanto malamente vengono venerati? (De civ. Dei 6, 6. 3)
... erubescat, eat foras, agat aliquid et
maritus! ... si vergogni, vada fuori, faccia qualcosa anche il marito!
(De civ. Dei 6, 9. 3)
... ubi etsi fabula cantat crimen numinum falsum,
delectari tamen falso crimine crimen est verum. ... in cui benché la
favola canti un falso crimine dei numi, tuttavia provare piacere per un falso
crimine, è a sua volta crimine vero! (De civ. Dei 18, 12)
... de terrena civitate, quae cum dominari appetit,
etsi populi serviant ipsa ei dominandi libido dominatur. ... la città
terrena, che quando cerca il dominio del potere, anche se i popoli sono
assoggettati, essa stessa è dominata dalla sua libidine di potere. (De civ.
Dei 1, 1)
O animum civitatis laudis avidum, germaneque
romanum! O animo avido della lode della cittadinanza, veramente
romano! (De civ. Dei 2, 13)
Non est vera virtus nisi quae ad eum finem tendit ubi
est bonum hominis, quo melius non est. Non è vera virtù se non quella
che tende a quel fine dove è costituito il bene dell'uomo, quel bene di cui
non esiste altro migliore. (De civ. Dei 5, 12)
Neque enim censebat ille felicem esse rempublicam
stantibus moenibus, ruentibus moribus... Non riteneva infatti essere
felice quella repubblica che avesse mura intatte, ma comportamenti
depravati... (De civ. Dei 1, 33.
Numquam illam fuisse rempublicam quia numquam in ea fuit
vera iustitia. Quella non fu mai una repubblica perché mai in essa ci
fu vera giustizia. (De civ. Dei 2, 21. 1)
Quando animositatem qua teneris viceris, tunc
veritatem poteris tenere qua vinceris. Quando avrai vinto l'animosità
di cui sei schiavo, allora potrai raggiungere quella verità da cui sarai
vinto. (Contra Iul. 6, 26, 83)
Factus eram ipse mihi magna quaestio. Ero
diventato io stesso per me stesso un gran problema. (Confess. 4, 4,
9)
Factus sum mihi terra difficultatis et sudoris
nimii. Sono diventato per me stesso terra di difficoltà e di abbondante
sudore. (Confess. 10, 16, 25)
Minus mihi in hac re notus sum ipse quam tu. In
questa cosa conosco meno me, di quanto conosca te! (Confess. 10, 37,
62)
Quanto grandiores lapides in coelum miseris, tanto eo
fortior ruina pressura est. Quanto più grandi saranno i sassi che
lancerai contro il cielo tanto più grande sarà la rovina che ti ricadrà sulla
testa. (En. in ps. 70, d. 1, 14.
Anima tua non morietur nisi tu eam volueris
occidere. La tua anima non morirà se non l'avrai voluta uccidere tu
stesso. (En. in ps. 79, 12)
Non enim regionibus longe est quisque a Deo, sed
affectibus. Amas Deum, prope es; odisti Deum, longe es. Uno loco stans, et
prope es, et longe es. Non si è lontani da Dio a livello spaziale, ma a
livello di sentimenti. Ami Dio, gli sei vicino; odi Dio, gli sei lontano.
Stando fisicamente in un posto solo puoi essere sia vicino che lontano.
(En. in ps. 84, 11)
Gradus, affectus sunt. Iter tuum, voluntas tua est.
Amando adscendis, neglegendo descendis. Stans in terra, in caelo es, si
diligas Deum. I tuoi passi sono i tuoi sentimenti. Il tuo
cammino è la tua volontà. Amando sali, trascurando scendi.
Stai sulla terra, ma sei in cielo, se ami Dio.
(En. in ps. 85, 6)
Non enim sic levatur cor, quomodo levatur corpus;
corpus ut levetur, locum mutat; cor ut levetur, voluntatem mutat. Il
cuore non si innalza come si alza un corpo. Per alzare un corpo,
basta cambiargli posto; per alzare il cuore, basta cambiare la
volontà. (En. in ps. 85, 6)
Orat pro nobis, ut sacerdos noster; orat in nobis, ut
caput nostrum; oratur a nobis, ut Deus noster. (Gesù) Prega per noi
come nostro sacerdote, prega in noi come nostro capo; è pregato da noi, come
Dio nostro. (En. in ps. 85, 1)
Oramus ergo ad illum, per illum, in illo, et dicimus
cum illo, et dicit nobiscum. Preghiamo dunque rivolti a lui, per mezzo
di lui e in lui. Noi preghiamo insieme con lui ed egli prega con noi. (En.
in ps. 85, 1)
Caritas ipsa gemit; caritas ipsa orat; contra hanc
aures claudere non novit qui illam dedit. Securus esto, caritas roget, et ibi
sunt aures Dei. La carità stessa geme, la carità prega; di
fronte ad essa colui che l'ha data non può chiudere le orecchie. Sta
sicuro, la carità stessa prega; e ad essa sono intente le orecchie di
Dio. (In Io. Ep. tr. 6, 8)
Oratio tua locutio est ad Deum; quando legis, Deus
tibi loquitur: quando oras, Deo loqueris. La tua preghiera è un
discorso con Dio; quando leggi, Dio parla con te; quando preghi,
tu parli con Dio. (En. in ps. 85, 7)
Deus ineffabilis est; facilius dicimus quid non sit,
quam quod sit. Dio è indicibile; più facilmente possiamo dire quello
che non è, piuttosto che quello che è. (En. in ps. 85, 12,
Relicti sunt duo, misera et
misericordia. Rimasero in due, la misera e la misericordia. (In Io.
Ev. tr. 33, 5)
Peccatum aut a te punitur, aut a Deo; sed a te sine
te, a Deo autem tecum. Il peccato o sarà punito da te, oppure da
Dio; se da te, sarà senza tuo danno, se da Dio, sarà
sulla tua pelle. (Serm. 20, 4)
Puniendum est peccatum, aut a te aut ab ipso. Si
punitur a te, tunc punietur sine te; si vero a te non punitur, tecum
punitur. Il peccato dev'essere punito: o da te o da Lui. Se
viene punito da te, allora viene punito senza di te; se al contrario
non viene punito da te, viene punito insieme con te. (Serm.
29, 6)
Melius est obiurgari a iusto quam a peccatore
laudari. Meglio essere ripreso da un uomo giusto, che essere
lodato da un peccatore. (De divv. qq. 83, 3)
Ipsa corripienda sunt coram omnibus, quae peccantur
coram omnibus; ipsa corripienda sunt secretius, quae peccantur
secretius. Si devono rimproverare davanti a tutti i falli che si
commettono alla presenza di tutti, mentre si devono rimproverare in
segreto i falli commessi in segreto. (Serm. 82,
10)
Saevit in vulnus, ut homo sanetur: quia si vulnus
palpetur, homo perditur. Il medico incrudelisce contro una piaga
affinché sia guarito l'uomo; poiché se la piaga viene accarezzata,
l'uomo è rovinato. (Serm. 83, 7, 8)
Si per caritatem imponitur disciplina, de corde
lenitas non recedat. Se s'infligge un castigo in virtùdella carità,
non se ne vada dal cuore la mitezza. (Serm. 83,
8)
Qui ergo fecit te sine te, non te iustificat sine
te. Chi ti ha formato senza di te, non ti renderà giusto senza
di te. (Serm. 169, 11, 13)
Noli te ponere post te, ne Deus te ponat ante
se. Non nasconderti dietro te stesso, perché Dio non ti metta
davanti a sé. (Serm. 20, 2)
Indulgentiam tibi Deus promisit, 'cras' tu tibi
promittis. Dio ti ha promesso il perdono, ma il domanio sei tu a
promettertelo! (Serm. 20, 4)
Indulgentiam tibi Deus promisit; crastinum diem tibi
nemo promisit. Dio ti ha promesso il perdono, il domani nessuno
te l'ha promesso. (En. in ps. 110, d. 1,
10)
Ergo et Dominus damnavit, sed peccatum non
hominem. Perciò anche il Signore ha emesso un verdetto di condanna, ma
del peccato, non della persona umana. (In Io. Ev. tr. 33, 5)
Quisquis in hac Ecclesia bene vixerit, nihil ei
praeiudicant aliena peccata. Chi vivrà bene in questa Chiesa,
non riceverà alcun danno a causa dei peccati altrui. (Ep.
141, 5)
Ne forte simus strepentes vocibus, et muti
moribus...Vox eius in factis sit. Non strepitiamo con le parole e siamo
muti con le opere buone ... La sua voce deve realizzarsi nelle opere.
(Serm. 88, 13, 12)
Deus semper idem, noverim me, noverim te. O Dio
che sei sempre lo stesso, che io conosca me, che io conosca te. (Solil.
1, 1, 1)
Hae sunt hostiae Deo gratissimae, misericordia,
humilitas, confessio, pax, caritas. Ecco le vittime più gradite a Dio:
la compassione, l'umiltà, la confessione, la pace,
la carità. (En. in ps. 95, 13)
Si fides tua dormit in corde tuo, tamquam in navi tua
dormit Christus; quia Christus per fidem in te habitat. Se nel tuo
cuore dorme la fede, è come se Cristo dorma nella tua barca: quel
Cristo che abita in te per mezzo della fede. (En. in ps. 90,
d. 2, 11)
Diligis, et taces: dilectio ipsa vox est ad Deum, et
ipsa dilectio canticum novum est. Tu ami, e stai zitto: L'amore
è già una voce che sale a Dio, l'amore è il cantico nuovo.
(En. in ps. 95, 2)
Totum exigit te qui fecit te. Esige tutto te
colui che ti ha creato. (Serm. 34, 4, 7)
Deum non vides. Ama, et habes. Tu non vedi
Dio. Ama e lo possiedi. (Serm. 34, 5)
Laus cantandi est ipse cantator. Laudes vultis dicere
Deo? Vos estote quod dicatis. La lode da cantare è lo stesso
cantore. Volete innalzare lodi a Dio? Siate voi la lode che volete
proferire. (Serm. 34, 6)
Si vis autem habere caritatem, quaere te, et inveni
te. Se vuoi possedere la carità, cerca te stesso e trova te
stesso. (Serm. 34, 7)
Movet quidem corporis pulchritudo, sed intus quaeritur
amoris vicissitudo. Il movente è la bellezza del corpo, ma
quello che si cerca è lo scambio interno di amore. (Serm. 34,
4)
Videt illa illum, videt ille illam, amorem nemo videt.
Et tamen ipse amatur qui non videtur. Lei vede lui, lui vede
lei, l'amore non lo vede nessuno. Eppure si ama proprio chi non
si vede. (Serm. 34, 4)
Quamdiu autem augeri potest (caritas), profecto
illud, quod minus est quam debet, ex vitio est. Fino a quando la carità
può aumentare, il fatto che sia minore di quel che dovrebbe essere,
dipende senz'altro da qualche vizio. (Ep. 167,
15)
Servum te caritas faciat, quia liberum te veritas
fecit. La carità ti renda servo come la verità ti ha fatto libero.
(En. in ps. 99, 7)
Si non intellexisti, inquam, crede. Intellectus enim
merces est fidei. Ergo noli quaerere intelligere ut credas, sed crede ut
intelligas. Se non hai capito, credi. L'intelligenza è il
frutto della fede. Non cercare dunque di capire per credere, ma
credi per capire. (In Io. Ev. tr. 29, 6)
Si non potes intelligere, crede ut intelligas.
Praecedit fides, sequitur intellectus. Se non puoi intendere,
credi per capire. Prima viene la fede, segue
l'intelligenza. (Serm. 118, 1)
Est autem prima, humilitas; secunda, humilitas; tertia
humilitas: et quoties interrogares hoc dicerem. La prima via è
l'umiltà, la seconda l'umiltà, la terza l'umiltà, e
quante volte me lo chiederai, tante volte risponderò la stessa cosa.
(Ep. 118, 3, 22)
Superbia vero etiam in recte factis timenda est, ne
illa, quae laudabiliter facta sunt, ipsius laudis cupiditate
amittantur. La superbia va temuta soprattutto quando facciamo il
bene, perché il bene che facciamo non lo perdiamo per la ricerca della
lode. (Ep. 118, 3, 22)
Magnum hoc delictum est, et caput atque causa omnium
delictorum. Grande è il peccato della superbia, ed è l'origine e
la causa di tutti i peccati. (En. in ps. 18, II,
15)
Praepositi sumus, et servi sumus: praesumus, sed si
prosumus. Siamo posti a capo e siamo servi: siamo capi, ma se serviamo
al bene di qualcuno. (Serm. 340/A, 3)
... sed nolo salvus esse sine vobis. ... ma non
voglio salvarmi senza di voi. (Serm. 17, 2,
2)
Quanto enim in altiore loco tanto in maiore periculo
sumus. Quanto più in alto siamo posti, in tanto maggiore pericolo
siamo. (Serm. 340/A, 8)
Non enim cogito in ecclesiasticis honoribus tempora
ventosa transigere, sed cogito me Principi pastorum omnium rationem de
commissis ovibus redditurum. Non penso di passare il tempo nelle
cariche ecclesiastiche soddisfacendo la mia vanità, ma penso che
renderò conto al Principe di tutti i pastori delle pecore che mi furono
affidate. (Ep. 23, 6)
Ille terret me, qui tacere non sinit. De me exigit
quod dedit; dedit enim erogandum, non servandum. Egli, che non
permette di tacere, m'incute terrore. Esige da me ciò che ha
dato. Ha dato da distribuire, non da conservare.
(Serm. 125, 8)
Servimus enim vobis fratres. Nemo se nostrum dicat
quasi maiorem vobis esse. Erimus maiores, si fuerimus
humiliores. Veramente noi siamo vostri servi, fratelli.
Nessuno di noi ha da dirsi più grande di voi. Saremo più grandi se
saremo più umili. (En. in ps. 146, 16)
Christus mihi ianua est ad vos: per Christum intro...
ad corda vestra. Cristo è la porta per cui io entro in voi.
Entro per Cristo... nei vostri cuori. (In Io. Ev. tr. 47,
2)
Sint forma fidelibus, vivendo coram eis et excitando
ad imitationem. (I ministri) Siano modello ai credenti con la loro vita
pubblica che stimili ad imitarli. (Confess. 13, 21,
30)
Nam et quaeritur ut inveniatur dulcius et invenitur ut
quaeratur avidius. Perché lo si cerca per trovarlo con maggiore
dolcezza, lo si trova per cercarlo con maggiore ardore. (De Trin. 15,
2, 2)
Ego vero Evangelio non crederem, nisi me catholicae
Ecclesiae commoveret auctoritas. Io stesso non crederei al vangelo se
non fossi mosso dall'autorità della Chiesa cattolica. (Contra ep. Man.
5, 6)
Proinde verum sacrificium est omne opus, quo agitur,
ut sancta societate inhaereamus Deo, relatum scilicet ad illum finem boni, quo
veraciter beati esse possimus. Vero sacrificio è ogni cosa che facciamo
per aderire a Dio con santa comunione, in relazione cioè a quel fine buono per
mezzo del quale possiamo essere veramente felici. (De civ. Dei 10,
6)
Ipsum pete qui fecit, et in illo et ab illo habebis
omnia quae fecit. Chiedi colui che ha fatto tutto, e in lui e da lui
avrai anche tutte le cose che ha fatto. (En. in ps. 34, d. 1.
12)
Possideat te, ut possideas illum: eris praedium
ipsius, eris domus ipsius. Possidet ut prosit, possidetur ut
prosit. Possieda te, perché tu possieda lui; sarai la sua proprietà,
sarai la sua casa. Egli possiede per farti stare bene, è posseduto per farti
stare bene. (En. in ps. 34, d. 1. 12.
Da, si vis dare, et in hac vita, quod quaero; si autem
non vis, tu esto vita mea, quem semper quaero. (Signore) Dammi, se
vuoi, anche in questa vita le cose che cerco, ma se non vuoi, sii tu la vita
mia, tu, che sempre io cerco. (En. in ps. 34, d. 1,
14)
Infirmitas facit diu videri quod cito
est. L'infermità fa sembrare lungo quello che passa presto. (En. in
ps. 36, d. 1, 10)
Nihil tamdiu, quam ut calix sitienti
temperetur. Quanto è lunga l'attesa di un bicchiere d'acqua da parte
dell'ammalato che ha sete! (En. in ps. 36, d. 1,
10)
Unius autem cuiusque hominis vita quanta est? ... Adde
quantoslibet annos ... Nonne aura est matutina? Quanto è lunga la vita
di un uomo? ... Aggiungi gli anni che vuoi ... Non si tratta solo di
una brezza mattutina? (En. in ps. 36, d. 1, 10)
Qualis exieris de hac vita, talis redderis illi
vitae. Come uscirai da questa vita, così sarai per sempre in
quella vita. (En. in ps. 36, d. 1, 10)
Intellectum valde ama. Ama molto il
comprendere. (Ep. 120, 3, 13)
Habet namque fides oculos suos, quibus quodam modo
videt verum esse, quod nondum videt, et quibus certissime videt nondum se
videre, quod credit. La fede ha i suoi occhi, con cui vede in
certo modo che è vero ciò che ancora non vede chiaro e coi quali vede con
assoluta certezza che ancora non vede chiaro ciò che crede. (Ep.
120, 2, 89)
Quid est enim quod dicitur Testamentum Vetus nisi
occultatio Novi? Et quid est aliud quod dicitur Novum, nisi Veteris
revelatio? Cosa è infatti quello che è chiamato Antico Testamento, se
non il nascondimento del Nuovo? E che cosa si chiama Nuovo Testamento, se non
la rivelazione dell'Antico? (De civ. Dei 16, 26. 2)
Quasi hoc sit hominis maximum bonum habere omnia bona,
praeter se ipsum. Quasi che questo sia il più grande bene dell'uomo:
possedere tutte cose buone eccetto se stesso. (De civ. Dei 3, 1.
1)
Habet semper unde det cui plenum pectus est
caritatis. Ha sempre qualcosa da donare colui il cui petto è pieno di
carità. (En. in ps. 36, d. 2, 13)
Vacare enim non potest voluntas bona. La buona
volontà non riesce ad andare in vacanza! (En. in ps. 36, d. 2,
13)
Intus inerat voluntas bona thesaurus
pauperum. Dentro c'era la buona volontà che è il tesoro dei poveri.
(En. in ps. 36, d. 2, 13)
Quomodo difficile sum expertus meliores quam qui in
monasteriis profecerunt; ita non sum expertus peiores quam qui in monasteriis
ceciderunt. Come difficilmente ho conosciuto persone migliori di quelle
che nei monasteri sono cresciute sulla via del Signore; così non ho conosciuto
persone peggiori di quelle che nei monasteri sono caduti nel peccato.
(Ep. 78, 7)
Magistrum enim unum omnes habemus, et in una schola
condiscipuli sumus. Tutti noi abbiamo un solo masestro, e tutti
siamo condiscepoli in una medesima scuola. (In Io. Ev. tr.
16, 3)
Ab illo enim omnes audimus, a quo pariter discimus, et
in cuius schola condiscipuli sumus. Prestiamo dunque tutti ascolto a
colui dal quale insieme abbiamo imparato, ed alla cui scuola siamo
stati condiscepoli. (En. in ps. 34, d. 1,
1)
Evangelium me terret. Mi spaventa il
Vangelo. (Serm. 339, 4)
Non in omnibus diabolus est accusandus; aliquando enim
ipse homo diabolus suus est. Non in tutte le cose si deve accusare il
diavolo; a volte infatti lo stesso uomo è diavolo a se stesso. (Serm. 163/B,
5)
Credere, tangere est. Credere è toccare.
(Serm. 375/C, 5)
Tangere autem corde, hoc est credere. Toccare
con il cuore: questo è credere. (Serm. 229/L, 2)
Turba premit, fides tangit. La folla preme, la
fede tocca. (Serm. 229/L, 2)
Melius est erudiri in virga patris, quam in
blandimento perire praedonis. È meglio essere corretti dalla verga del
padre piuttosto che morire nella carezza del predone. (En. in ps. 88,
d. 2, 2)
Res igitur quibus fruendum est, Pater et Filius et
Spiritus Sanctus, eademque Trinitas, una quaedam summa res, communisque
omnibus fruentibus ea. La realtà di cui dobbiamo godere è il Padre, e
il Figlio e lo Spirito Santo, la stessa Trinità, realtà unica e somma, comune
a tutti coloro che godono di lei. (De doctr. christ. 1, 5, 5)
Qua vis ire? Ego sum via. Quo vis ire? Ego sum
veritas. Ubi vis permanere? Ego sum vita. Dove vuoi camminare? Io sono
la via. Dove vuoi arrivare? Io sono la verità. Dove vuoi rimanere? Io sono la
vita. (Serm. 142, 1)
Erit enim voluntas tua libera, si fuerit pia. Eris
liber, si fueris servus, liber peccati, servus iustitiae. La tua
volontà sarà veramente libera se sarà credente. Sarai libero, se
sarai schiavo, libero dal peccato, schiavo della giustizia.
(In Io. Ev. tr. 41, 8)
Prima libertas est carere criminibus. La prima
libertà è non aver peccati gravi. (In Io. Ev. tr. 41, 9)
Ecce unde liberi, unde condelectamur legi Dei:
libertas enim delectat... delectet te et liber es. Siamo liberi in
quanto ci dilettiamo della legge di Dio. È la libertà che ci procura questo
diletto... Ti piaccia (la giustizia) e sei libero veramente. (In Io. Ev.
tr. 41, 10)
Si caput est vir, melius debet vivere vir et
praecedere in omnibus bonis factis uxorem suam; ut illa imitetur virum et
sequatur caput suum. Se il marito è il capo, il marito deve
vivere meglio e precedere in ogni opera buona sua moglie; in modo che ella
imiti il marito e segua il suo capo. (Serm. 9,
3)
In peccato pari innocentiorem facit videri virum non
divina veritas, sed humana perversitas. In pari responsabilità di
peccato, non la divina verità ma l'umana perversità fa apparire l'uomo
più innocente (della donna). (Serm. 9, 4, 4)
Hic desideratur, ibi capitur, hic suspiratur, ibi
gaudetur; hic oratur, ibi laudatur; hic gemitur, ibi
exsultatur. Quaggiù si brama, lassù si consegue, qui si
sospira, là si gode; qui si prega, là si cantano lodi; qui si
geme, là si esulta. (En. in ps. 83, 6)
Possident Ierusalem caelestem sine angustia, sine
pressura, sine diversitate et divisione limitum: omnes habent eam, et singuli
habent totam. (I Santi) Posseggono la Gerusalemme celeste senza
preoccupazioni né molestie, senza discriminazioni né delimitazioni di confini.
Tutti la possiedono e ognuno la possiede tutta. (En. in ps. 83,
8)
Hoc erit totum negotium nostrum, sine defectu
alleluia. Tutto il nostro da fare sarà un alleluia che non verrà mai
meno. (En. in ps. 83, 8)
Totum negotium nostrum, laus Dei erit. Quid
laudabimus, si non amabimus; et illud amabimus, quod videbimus? Tutta
la nostra occupazione sarà la lode di Dio. E cosa loderemo se non ciò
che ameremo? E null'altro ameremo se non ciò che vedremo. (Serm.
236, 3)
Et ipsa est beata vita: gaudere ad te, de te, propter
te. E questa è la vita beata: godere presso di te, di te e a motivo di
te. (Confess. 10, 22, 32)
Beata quippe vita est gaudium de veritate. La
vita beata è dunque gioire della verità. (Confess. 10, 23,
33)
Ubi victoria veritas, ubi dignitas sanctitas, ubi pax
felicitas, ubi vita aeternitas. Perché in essa la vittoria è verità, la
dignità è santità, la pace è felicità, la vita è eternità. (De civ. Dei
2, 29. 2)
Subsistens modificatur, contemplans illustratur,
inhaerens iucundatur; est, videt, amat; in aeternitate Dei viget, in veritate
Dei lucet, in bonitate Dei gaudet. È ordinata nel suo essere, è
illuminata per la contemplazione, è resa felice nell'unione; esiste, intuisce,
ama; dura nell'eternità di Dio, splende nella verità di Dio, gode nella bontà
di Dio. (De civ. Dei 11, 24)
Ibi vacabimus et videbimus; videbimus et amabimus;
amabimus et laudabimus. Ecce quod erit in fine sine fine. Nam quis alius
noster finis, nisi pervenire ad regnum, cuius nullus est finis? Là ci
riposeremo e vedremo; vedremo e ameremo; ameremo e loderemo. Ecco quale sarà
la fine senza fine. Quale infatti può essere il nostro fine, se non arrivare
al regno, che non avrà fine? (De civ. Dei 22, 30. 5)
Certe facti sunt templum Dei; non tantum templum Dei
singuli, sed et omnes templum Dei simul. Erano diventati certamente
tempio di Dio, e non lo erano diventati solo come singoli ma
tutt'insieme erano diventati tempio di Dio. (En. in ps. 131,
5)
Quomodo per Christum ad Christum? Per Christum hominem
ad Christum Deum. In che senso arrivi a Cristo per mezzo di Cristo?
Arrivi a Cristo Dio per mezzo di Cristo uomo. (In Io. Ev. tr.
13, 4)
Psalterium meum, gaudium meum. Il mio salterio
è la mia gioia. (En. in ps. 137, 3)
Sensus rerum. Il senso delle cose.
(De dialectica, 6)
Nonne similitudinem veritatis matrem, et
dissimilitudinem falsitatis esse fatendum est? La somiglianza è madre
della verità e la dissomiglianza madre della falsità. (Solil.
2, 7, 13)
Cives sanctae civitatis Dei in huius vitae
peregrinatione secundum Deum viventes metuunt cupiuntque, dolent gaudentque,
et quia rectus est amor eorum, istas omnes affectiones rectas habent. I
cittadini della santa città di Dio, che vivono secondo lui nel
pellegrinaggio di questa vita, temono e desiderano, si dolgono e
godono, e poiché il loro amore è retto, hanno retti tutti questi
sentimenti. (De civ. Dei 14, 9. 1)
Nemo potest veraciter amicus esse hominis, nisi fuerit
ipsius primitus veritatis; quod si gratis non fiat, nullo fieri pacto
potest. Nessuno può essere veramente amico dell'uomo se non è innanzi
tutto amico della verità: questo amore se non è disinteressato non è
assolutamente possibile. (Ep. 155, 1)
Nemo debet securus mori nisi qui novit sic mori ut
mors in illo moriatur, vita coronatur. Nessuno morirà tranquillo se non
chi sa di morire in guisa che per lui la morte avrà fine e la vita avrà il suo
premio. (Serm. 64, 4)
Animum cuiuslibet ex nostro novimus, et ex nostro
credimus quem non novimus. Noi conosciamol'anima di qualsiasi uomo per
analogia con la nostra, e per analogia con la nostra crediamo in quella
che non conosciamo. (De Trin. 8, 6)
Multitudo sapientium sanitas est orbis
terrarum. La moltitudine dei sapienti è salvezza della terra.
(De doctr. chr. 4, 5, 8)
Homo hominem generat, canis canem, et Deus Deum non
generat? L'uomo genera un uomo, il cane un cane; e Dio non
genera Dio? (Coll. cum Max. 14)
Nulla re fruitur anima cum libertate nisi qua fruitur
cum securitate. L'anima non gode di un bene con libertà, se non
ne gode con sicurezza. (De lib. arb. 2, 13,
37)
Cetera quae superflua iacent, aliorum sunt necessaria.
Superflua divitum, necessaria sunt pauperum. Res alienae possidentur, cum
superflua possidentur. Il resto, quello che ti rimane di
superfluo, è necessario agli altri. Il superfluo dei ricchi è
necessario ai poveri. Quando si posseggono cose superflue si posseggono
cose che appartengono agli altri. (En. in ps. 147,
12)
Da quod iubes et iube quod vis. Da' ciò che
comandi e comanda ciò che vuoi. (Confess. 10, 29,
40. 31, 45)
Sic ergo quaeramus tamquam inventuri, et sic
inveniamus tamquam quaesituri. Cerchiamo con l'animo di chi sta per
trovare e troviamo con l'animo di chi sta per cercare. (De Trin.
9, 1, 1)
Deus Christus patria est quo imus; homo Christus via
est qua imus. Cristo Dio è la patria dove siamo diretti; Cristo uomo è
la via per la quale procediamo. (Serm. 123, 3,
3)
Deus semper idem, noverim me, noverim te. O Dio
che sei sempre lo stesso, che io abbia conoscenza di me, che io
abbia conoscenza di te. (Solil. 2, 1, 1)
Domus terrena cohabitatores multos non capit;
possessio pacis cum multis habitatoribus crescit. (Serm. 357, 1) Una
casa terrena non contiene più di un certo numero di abitanti. In quanto
alla pace essa cresce in proporzione del numero di chi ne usufruisce.
(Serm. 357, 1)
Fugio paleam, ne hoc sim; non aream, ne nihil
sim. Fuggo la paglia per non essere paglia; non l'aia, per
evitare di non essere niente. (Contra Cresconium 3,
35, 39)
In domo tua timebis latrones; domui Dei murus ipse
Deus est. A casa tua avrai paura dei ladri; se invece la casa sarà di
Dio, Dio stesso le farà da muro. (En. in ps. 83,
8)
Interrogatio mea intentio mea et responsio eorum
species eorum. Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro
risposte, la loro bellezza. (Confess. 10, 6,
9)
Itaque martyres non facit poena, sed causa. Ciò
che fa i martiri non è la pena, ma la causa. (En. in ps.
34, d. 2, 13)
Pax illi pani similis est, qui in manibus discipulorum
Domini frangendo et dando crescebat. La pace è simile al pane del
miracolo che cresceva nelle mani dei discepoli del Signore mentre spezzavano
il pane e lo distribuivano. (Serm. 357, 2)
Ubi enim nulla est invidentia, concors est
differentia. Non ci saranno sentimenti d'invidia, ma solo della
diversità nella piena concordia. (De s. virg. 29,
29)
Virginitas carnis, corpus intactum; virginitas cordis,
fides incorrupta. La verginità fisica è il corpo intatto, la
verginità del cuore è la fede incorrotta. (En. in ps. 147,
10)
Lacrimae enim videntur, non audiuntur; lacrimae
profluunt, non sonant. Ita vero habent voces suas, sicut sanguis Abel habuit
vocem suam. Nam et lacrimae sanguis cordis est. Le lagrime si
vedono, ma non si odono; le lagrime scorrono, non risuonano.
Eppure hanno la loro voce, come aveva la sua voce il sangue di
Abele... Poiché anche le lagrime sono il sangue del cuore. (Serm.
77/B, 6)
Quandiu exterior homo corrumpitur ut interior
renovetur de die in diem, tempus est crucis. Tutto il tempo in cui si
corrompe l'uomo esterno, perché si rinnovi di giorno in giorno quello
interiore, è il tempo della croce. (Ep. 55, 14, 24)
Evitando vivit anima, quae appetendo
moritur. L'anima vive evitando le cose che cercando muore.
(Confess. 13, 21, 30)
Semper tibi displiceat quod es, si vis pervenire ad id
quod nondum es. Ti dispiaccia sempre ciò che sei, se vuoi guadagnare
ciò che non sei.(Serm. 169, 18)
Corpus peregrinatur locis, anima peregrinatur
affectibus. Il corpo emigra cambiando luogo, l'anima muovendosi
con l'affetto. (En. in ps. 119, 8)
Videsne quemadmodum periclitemur, a quibus hoc
expectatur ut non solum doctores simus, verum etiam, cum simus
homines, divina doceamus? Vedi ora quali rischi noi corriamo per
causa di coloro dai quali si esige che non solo siamo dei maestri, ma
altresì, che pur essendo noi solo degli uomini, insegniamo le
verità che riguardano Dio. (Ep. 266, 3)
Obsecro vos, fratres: si obliti estis
vestri, miseremini miei. Vi scongiuro! Anche se non v'importa di
voi stessi, abbiate almeno compassione di me. (Serm.
232, 8)
De quotidianis rebus nemo reddit rationem, et exigis a
me de miraculis rationem. Nessuno sa dare la spiegazione delle cose che
capitano tutti i giorni, e tu pretendi da me la spiegazione dei
miracoli. (Serm. 247, 2)
Melius est cor sanum quam grande caput. Un
cuore integro è migliore di una testa importante. (Serm. 266,
8)
Non dicat cor tuum: Ego solus sum bonus. Si coeperis
esse bonus, crede esse et alios, si tu esse potueris. Mai dica il tuo
cuore: Soltanto io sono buono. Se hai cominciato ad essere buono,
sii convinto che, come hai potuto esserlo tu, così ci sono
altri che l'hanno potuto. (Serm. 249, 2)
Qui se dicit scire quod nescit, temerarius est; qui se
negat scire quod scit, ingratus est. Chi afferma di sapere ciò che non
sa, è un temerario; chi dice al contrario di non sapere ciò che invece
sa, si mostra ingrato. (Serm. 265, 8,
9)
Si bene viveremus omnes dies, et hic haberemus bonos
dies. Se vivessimo rettamente tutti i giorni, anche qui avremmo
giorni felici. (Serm. 297, 6, 9)