Chi ha bisogno di Dio cos'è la fede perché credere in Dio come posso conoscere Dio perché credere in Gesù Cristo perche Gesù Cristo è morto
Perché credere che Gesù Cristo sia risorto credere che Gesù Cristo sia asceso al cielo cos'è il battesimo perche credere nello Spirito Santo
perche credere nella chiesa cos'è la cena del signore
Perché ho bisogno di credere
in Dio? Non bastano le stelle a dirmi tutto ciò che devo sapere? Credo
nella Madre Terra. Essa è il mio Dio. Sono io il padrone della mia vita.
Non ho bisogno di Dio. Mi piacerebbe credere in Dio; ma come si fa a
credere se si guarda al caos che c'è nel mondo? È veramente possibile
conoscere Dio?
La maggior parte della
gente oggi crede in qualcosa o qualcuno che è più grande di loro. A molti
piacerebbe credere in Dio, ma trovano che è una cosa molto difficile. Per
loro Dio sembra lontano e disinteressato nei confronti della nostra vita
d'ogni giorno, i suoi alti e bassi.
Da due mila anni i
cristiani sostengono di conoscere Dio attraverso Gesù Cristo e che è
possibile credere in Lui nel tempo e nell'eternità. Cosa significa avere
fede? Chi è Dio? Che aspetto ha? Chi è Gesù? Chi è lo Spirito Santo?
Queste sono alcune delle domante che dovremmo porci per scoprire cosa significa avere una fede profonda in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
Mi piacerebbe avere una fede
come la vostra. Come posso trovare la fede?
Noi mostriamo d'avere fede
ogni giorno. Ogni volta che prendiamo un treno o un aereo mostriamo di avere
fiducia nel conducente o nel pilota, come anche negli ingegneri e nei
costruttori che li hanno progettati. Non andiamo dal pilota a chiedergli di
mostrarci la sua patente ogni volta che voliamo. Abbiamo fiducia in lui e
nella sua perizia. E nemmeno siamo chiamati a capire come funzionano le cose
per fidarcene. Probabilmente non sappiamo molto dell'elettricità, ma
esercitiamo la fiducia ogni volta che accendiamo la luce. Potremmo non
sapere come funziona un'automobile, ma confidiamo che si metterà in moto
quando giriamo la chiavetta. Noi abbiamo fiducia negli altri in ogni momento:
la vita sarebbe impossibile senza questa fiducia, perché non si può fare
niente senza questa fiducia. Ci aspettiamo di ricevere aiuto da persone, che
nella maggior parte dei casi non conosciamo: chi ci fornisce cibo, energia
di vario tipo, denaro, servizi… Può darsi che io sia nervoso imbarcandomi
su di un aereo, ma sono consapevole che sto affidando la mia vita nelle mani
del pilota.
Cristiano è colui che ha
fiducia in Dio, colui che crede che Lui è presente e assolutamente
affidabile. Una signora anziana era nota per la sua gran fede in
Dio.<<Qual è il segreto della sua fede?>>, le fu chiesto una
volta.<<Sono una donna che ha una fede piccola in un Dio
grande>>, rispose.
Ritornando alla nostra immagine originaria: mettiamo che vogliate recarvi in un'altra città. Andate alla stazione dove sosta il treno. Un ferroviere vi assicura che è il treno giusto. Ma il semplice fatto di credere che esso vada nella città che avete scelto non significa che ci arriverete comunque: dovrete salirci e partire! Credere in Dio, sapere che Egli è presente, è una cosa. Affidarvi a Lui è un'altra, ed è qui che nasce la fede.
Chi è questo Dio in cui
credono i cristiani? Che aspetto ha? Cosa significa avere fede?
Dio è il nome dato al creatore
della vita. Infatti, o crediamo in Dio creatore, o dobbiamo credere che
tutto avviene per caso. Non è facile provare l'esistenza di Dio con pura
ragione, quasi che l'esistenza di Dio sia la conclusione di un ragionamento
logico. Ma, allo stesso modo, non possiamo portare una prova logica
dell'amore, eppure questo non significa che l'amore non esiste! Il
meraviglioso sistema solare e il mondo in cui viviamo richiedono un esperto
modellatore, un architetto, un ingegnere e un artista. Questo grande essere
noi lo chiamiamo Dio.
Noi esseri umani viviamo
nel tempo, abbiamo un inizio ed una fine. E siccome siamo fatti così
tendiamo a pensare che anche per Dio sia la stessa cosa. Ma la Bibbia ci
dice che Dio non ha inizio né fine. Egli non è soggetto al tempo come lo
siamo noi. Lo spazio non ha inizio né fine, perché si distende in maniera
illimitata. Troviamo difficile afferrare questo concetto perché le nostre
menti sono limitate. Possiamo capire solo ciò che vediamo e conosciamo, e
pensiamo che questo sia tutto ciò che può essere. Ma Dio è molto più grande
di quello che le nostre menti possono afferrare. Egli c'è da sempre: non
cambia mai, né invecchia come facciamo noi. Dio è l'unica cosa che non
cambia in mondo mutevole. Il mondo che Dio ha fatto è di una bellezza e un
ordine straordinari. L'intero mondo della natura mostra chiaramente i segni
di un progetto e presuppone l'esistenza di leggi naturali. Piantiamo il
bulbo di un narciso ed ecco spuntarne il fiore. Il minuscolo uovo nel corpo
di una donna viene fecondato, ed ecco che si sviluppa un bimbo con tutto il
complicato meccanismo di orecchie e occhi, mente e cuore. Ma nessun
genitore può donare la vita a quel bambino. È Dio che dona la vita _ quello
strano, intangibile mistero che resiste ad ogni analisi e che nessuno,
tranne Dio, può creare.
Non possiamo vedere <Dio, sebbene tutto intorno a noi sia segno della sua presenza operante. Ma ci sono molte cose nella nostra vita quotidiana che non possiamo vedere il vento, l'elettricità, l'aria, le onde radio eppure sappiamo che ci sono. Non possiamo vedere l'amore, eppure sappiamo che c'è nelle persone che si preoccupano per noi. non possiamo vedere Dio con i nostri occhi, ma sappiamo nel profondo di noi stessi che egli c'è. Dio non ha un corpo umano come il nostro. Questo non significa che non abbia una personalità. Gesù disse: <<Dio è spirito>>. Egli è pieno di forza attiva e di vita, senza limiti di tempo o di spazio. Anche noi abbiamo uno spirito, un'anima. Essa è la fonte di tutti i nostri ideali, speranze e pensieri. Dio è tutto questo, ma alla perfezione. Non c'è da sorprendersi se Gesù ha affermato che è proprio questo Dio grande, padre di tutti, che dobbiamo adorare in spirito e verità.
Può trovare Dio chi lo sta
cercando? Vorrei tanto sapere dove posso trovarlo.
Idee moderne? Furono
scritte, circa tremila anni fa. Ogni razza e popolo sin dall'inizio dei
tempi hanno tentato di trovare Dio. C'è qualcosa, nel profondo di noi
tutti, che ci spinge a ricercare Dio sia che lo riconosciamo o No. Tutte
le grandi regioni del mondo fanno parte di quella ricerca.
Ma se siamo chiamati ad
approfondire la nostra conoscenza di Dio, è anche vero che non possiamo
farlo da soli. È Dio che deve fare il primo passo nei nostri confronti.
Egli deve rivelarsi più chiaramente di quando possa fare attraverso il solo
mondo creato. Nel passato Dio ci ha fatto conoscere la sua volontà
attraverso uomini santi che vissero vicini a Lui. Egli donò a Mosè le leggi
della morale, i Dieci Comandamenti, non solo per il popolo ebraico ma
certamente anche per ogni popolo di ogni tempo. Se queste leggi fossero
rispettate, il mondo sarebbe un luogo assai più felice, senza furti,
omicidi e violenze. Ma la gran rivelazione finale di Dio si verificò nella
persona di Gesù. qualsiasi altra cosa o persona sono ombre confuse. Quando
ci rivolgiamo a Gesù, vediamo Dio in persona. Uno dei discepoli di Gesù,
Filippo, gli fece questa richiesta:
<<Mostraci il Padre.
solo di questo abbiamo bisogno >>.
Gesù rispose:
>>Chiunque abbia visto
me ha visto il Padre >>.
Nel resoconto evangelico
della vita di Gesù, Giovanni è attento a mostrare che Gesù non è venuto
all'esistenza in Betlemme. Quello era solo il modo che ha scelto per fare
il suo ingresso nel mondo.
Ma Egli esiste da sempre.
<<Egli era presso
Dio ed era una cosa sola con Lui >>.
<<Fin dall'inizio
egli era presso Dio >>.
<<Per mezzo di Lui Dio
ha fatto ogni cosa, Egli era la fonte della vita >>.
<<Egli sì fede uomo e, pieno di grazia e verità, visse tra noi vedemmo la sua gloria, la gloria che gli apparteneva in quando figlio unigenito del Padre >>.
Perché credere in Gesù Cristo?
Chi era Gesù? Solo un uomo?
Oppure egli era Dio?
Gesù e l'unica strada verso Dio: pienamente umano e allo
stesso tempo pienamente divino. Uomo perfetto e perfetto Dio.
Egli era pienamente umano,
nato dalla Vergine Maria. Crebbe in una normale famiglia e trascorse i
primi anni della sua vita lavorando come falegname nel piccolo villaggio di
Nazareth in Galilea.
All'età di trent' anni
lasciò la casa e prese a occuparsi di tutti i bisognosi. In qualche
occasione riportò alla vita i morti in presenza di testimoni. Ordinò agli
spiriti maligni di lasciare quelli che n'erano posseduti, restituendo alle
loro menti pace e integrità.
Il suo unico e
meraviglioso insegnamento sul Regno di Dio, che nessun altro maestro ha mai
potuto neppure lontanamente eguagliare, era sorretto da una vita perfetta
senza macchia, senza peccato e senza egoismo. Era a suo agio con tutti,
accettandoli con rispetto, non importa chi fossero o cosa facessero.
Gesù seppe cosa significava essere affamato e
assetato, ed essere così stanco da cadere addormentato in una piccola barca
nel bel mezzo di una tempesta. Seppe cosa vuol dire piangere nella
profondità del proprio dolore e fece esperienza della solitudine e
dell'abbandono dei suoi amici. Soffrì il più straziante dolore quando fu
spietatamente flagellato e crocifisso _ la morte più dolorosa che il mondo
antico potesse escogitare _ ma persino il governatore romano dovette
ammettere di non trovare in lui nessuna colpa. Gesù era uomo perfetto da
ogni punto di vista.
Ma accanto alla sua vita
perfetta e al suo meraviglioso insegnamento, Gesù fece le affermazioni più
sorprendenti:
<<Il Padre ed io siamo una cosa sola>>, disse una
volta, affermando la sua uguaglianza con Dio.
Disse che aveva la facoltà
di perdonare i peccati, affermando apertamente di fare ciò che Dio solo può
fare.
Promise pace a tutti coloro
che si affidavano a lui: <<Venite a me tutti voi che siete stanchi di
portare pesanti fardelli, ed io vi darò riposo>>.
Affermò di avere il potere
di far risorgere alla vita eterna tutti coloro che hanno fede in lui:
<<Il mio gregge ascolta la mia voce; io li conosco ed essi mi seguono.
Io dono loro la vita eterna ed essi non moriranno mai. Nessuno può
portarmeli via>>.
Conoscerlo è conoscere
Dio. Confidare in lui è confidare in Dio. Onorarlo è onorare Dio.
Gesù o fu mentitore, o fu malamente frainteso, o fu semplicemente un folle, oppure egli veramente fu ciò che affermava di essere. Questo è, appunto, quando uno dei discepoli, Tommaso, scoprì personalmente. In primo tempo si era rifiutato di credere che Gesù fosse risorto dai morti, ma poi incontrò Cristo risorto, faccia a faccia, e cadde ai suoi piedi in atteggiamento d'amore e d'adorazione: <<Mio Signore e mio Dio >>.
Cosa
successe quando Gesù morì sulla croce? Può la morte di una persona influenzarmi
oggi?
Gesù venne per mostrarci
qual è il vero volto di Dio. Lo fece con la sua vita e con il suo
insegnamento. Egli descrisse l'amore, la verità e la giustizia di Dio
utilizzando racconti tratti dalla vita quotidiana, che chiunque poteva
comprendere. Ma la ragione più grande della sua venuta fu la risoluzione
del problema fondamentale di ogni persona vivente: l'orgoglio e l'egoismo.
È proprio questo ciò che vi è di più sbagliato nel mondo. Questa è la
causa di tutti i litigi e le rotture nelle relazioni tra le persone e tra le
nazioni…<<Fatemi strada!>>,<<Prima io…>>. La
Bibbia lo chiama semplicemente peccato. Perciò il peccato non è
solo uccidere, rubare o compiere malvagità. Esso è profondamente radicato
nel cuore dell'umanità. Sfortunatamente noi viviamo in un mondo imperfetto,
pieno di dolore e sofferenza, rifiuto e collera. Noi facciamo parte di
questa realtà. Ciò che gli altri fanno e dicono c'influenza e causa dolore
e ferite. Qualunque abuso o violenza sull'infanzia, Può danneggiare una
persona nella vita adulta e può farla sentire di poca o nessuna importanza.
L'egoismo di un Hitler o di uno Stalinin, l'avidità dei baroni della droga
causano indicibili sofferenze un numero enorme di persone. Il peccato
dell'uomo interrompe le relazioni tra la gente e anche le relazioni con
Dio, così che egli finisce per sembrare lontanissimo e disinteressato alla
vita del nostro mondo. Da soli, noi non possiamo
tornare a Dio; non ne siamo abbastanza capaci! Per cambiare questa
situazione era necessario qualcuno che fosse senza peccato, qualcuno che
fosse perfetto in modo assoluto, e che perciò fosse in grado di riportarci
a Dio. Perché questo potesse accadere, occorreva affrontare il problema del
peccato dell'uomo. Dio lo risolse una volta per tutte
Dio non è solo perfetto
amore; egli è anche giustizia perfetta. La sua giustizia esige che tutti i
peccati e la malvagità vengano puniti. Tutti noi siamo d’accordo che un
giudice deve far rispettare la legge che giustizia deve essere fatta,
altrimenti regnerebbe ovunque l'anarchia. L'infinito amore di Dio viene
mostrato con l'invio di Gesù nel nostro mondo per assumere su di sé (lui
che è senza peccato!) tutti i nostri peccati e le nostre colpe. Se ci fosse
stata una qualsiasi altra soluzione, Dio l'avrebbe certamente trovata.
Gesù soffrì sulla croce
la condanna che giustamente meritano i nostri peccati. Poiché le loro
conseguenze furono addossate su di lui, egli sperimentò la tragica situazione
di essere abbandonato e separato dal Padre, quando si trovò appeso sulla
croce:
<<Mio Dio, mio Dio,
perché mi hai abbandonato?>>.
Sulla croce Gesù assunse
su di sé tutte le conseguenze del peccato umano; tutti i sentimenti d'isolamento
e d'abbandono, tutto il dolore e la sofferenza, tutto il rifiuto e la
collera dell'intera umanità.
Appena prima di morire,
Gesù gridò <<Tutto è compiuto!<>. Il suo compito di salvarci
dal peccato, dalla morte e dell'inferno era stato portato a termine. Queste
parole possono anche significare che un debito è stato pagato. L'enorme
debito del peccato dell'uomo fu pagato una volta per tutte. Il ritorno a
Dio e al perdono completo è ora possibile. Il ponte tra Dio e noi è stato
ripristinato. L'amicizia con Dio è una realtà per tutti coloro che vengono
a Gesù in amore e fede. Tra i testimoni che erano presso la croce c'era
anche Pietro, il quale scrisse più tardi:
<<Cristo stesso
assunse i nostri peccati corporalmente sulla croce>>.
<<Cristo morì per i
peccati una volta per tutte, un uomo buono in favori di peccatori, per
condurvi a Dio>>.
Questo famoso inno lo
dice in maniera molto semplice e chiara:
Dolce
Signore, ora muori in croce, e la tua croce da vita al mondo intero.
Noi ti preghiamo, o nostro Salvatore: pietà, Signore!
Perché crediamo che Gesù sia risorto?
Cosa successe dopo la morte
di Gesù? Ritorno veramente in vita?
Non c'era nessun dubbio: Gesù
era morto. Era immobile come un pezzo di legno. I soldati romani se
n'assicurarono. E non ci fu nemmeno alcun dubbio sulla sua sepoltura:
Giuseppe d'Arimatea prese il cadavere di Gesù e lo fece collocare nella
tomba, che aveva presumibilmente riservato per se stesso. Davanti
all'entrata fu fatta scorrere un'enorme pietra, e vennero posti di guardia
alcuni soldati.
Anche tutti gli amici di
Gesù sapevano che egli era morto. Non c'era alcun dubbio: lo avevano visto
morire. Tutte le loro speranze erano rimaste sigillate in quella tomba.
Ma nel giorno di pasqua,
quando le donne vennero alla tomba allo scopo di ungere il corpo di Gesù,
scoprirono che la pietra era stata fatta rotolare via, il corpo non c'era
più, la tomba era vuota, c'era solo il sudario nel quale il corpo era
avvolto. Le bende c'erano ancora ed erano arrotolate come se il corpo ne
fosse da poco scivolato via. Ma chi aveva rimosso la pietra, e cos'era
accaduto al corpo di Gesù?gli ebrei e i romani non lo avevano preso,
altrimenti avrebbero fatto mostra del corpo quando i discepoli affermavano
che Gesù non lo avevano preso: sapevano che la tomba era guardata a vista,
ed essi erano un gruppo di uomini delusi e sconcertati. In ogni caso, non
avrebbero certamente rischiato ciò che sapevano essere una menzogna.
Non c'è altra spiegazione
per ciò che è stato chiamato <<il fatto storico più provato>>:
Gesù risorse tre giorni dopo la sua morte. Nient'altro può
spiegare la tomba vuota e tutte le apparizioni di Gesù talvolta ad una persona,
ora ad un paio d'uomini sulla strada, ora ai discepoli, ora alla folla;
talvolta in una stanza, tale altra sul mare o su una collina e in pieno
giorno. Gesù li incontrò, parlò con loro ed essi lo toccarono. Egli era lo
stesso Gesù, eppure in qualche modo diverso. Potete leggerlo nel vangelo di
Luca al capitolo 24, e di Giovanni ai capitoli 20 e 21.
Null'altro può spiegare un
cambiamento così radicale nei discepoli. Essi erano un piccolo gruppo impaurito
di persone, che si riunivano come potevano e a porte chiuse.
Ma ora sono diventati gente piena di gioia e coraggio, che
usciva per la città, nei luoghi di mercato proclamando senza timore che
Gesù era risorto dai morti. Ora essi sapevano, senza ombra di dubbio, che
Gesù era lontano dall'essere un uomo qualsiasi. Egli era Dio! <<Gesù
è il Signore>>, fu il loro messaggio. Signore del cielo e della
terra, di tutte le genti e nazioni. Signore del tempo e dell'eternità,
Signore delle vite, Signore di ogni cosa. Perciò l'apostolo Paolo scrisse:
<<in onore del nome di Gesù, tutti gli esseri nel cielo e sulla terra e nel mondo degli inferi cadranno in ginocchio e proclameranno apertamente che Gesù è il Signore, per la gloria di Dio Padre >>.
Perché
credere che Gesù è asceso al cielo?
Dov'è Gesù ora? Qual è la
sua autorità sul mondo?
Mentre viveva sulla terra
Gesù si era limitato ad essere in un solo luogo. Egli, però, aveva promesso
che avrebbe inviato lo Spirito Santo per poter essere con ogni cristiano
ovunque nel mondo. In questo modo il lavoro che egli aveva cominciato
poteva essere portato avanti nella vita di quelli che lo seguono, anche
senza la sua presenza fisica.
L'ascensione, quando Gesù
fece ritorno alla più immediata presenza di Dio, fu la prova finale della
sua vittoria sul peccato e sulla morte. Essa mostrò senz'ombra di dubbio
che il suo sacrificio sulla croce per i nostri peccati era perfetto;
compiuto una volta per tutte, non doveva più essere ripetuto. Dal cielo
Gesù continua la sua opera di salvezza. Come disse prima di lasciare
definitivamente i suoi discepoli:
<<Io vi ho dato la
piena autorità in cielo e sulla terra >>.
Il credo cristiano parla di Gesù
<<seduto alla destra del Padre >>. Questa è un'immagine che
significa la sua totale signoria sull'intera creazione. Il mondo e
l'universo sono sotto il suo controllo, e la sua volontà viene realizzata
con graduale efficacia sull'intera creazione. Può darsi che non sempre
riusciamo a vederlo, a volte anzi possiamo chiedergli perché accadono certe
cose, ma niente può impedire l'attuazione del suo piano nella storia del
mondo, nel modo e nel tempo stabiliti.
Nei cieli il Signore Gesù
Cristo ci rappresenta, seduto alla destra del Padre. egli è garante del
fatto che siamo figli di Dio, che siamo fatti per il suo Regno e che saremo
con lui per sempre. Siccome è diventato uomo, ci comprende e comprende tutto ciò che sperimentiamo
siccome egli è Dio, ha tutto il potere e l'amore per aiutarci.
La consapevolezza che Gesù è
il Signore di tutti comporta la pace interiore e una fede più profonda. Noi
sappiamo che egli ha pieno potere, non solo sul mondo, ma anche su tutte le
nostre vite. Niente potrà mai strapparci alla sua presenza.
<<Sarò con voi
sempre, fino alla fine dei secoli>>.
Questo fornisce ai cristiani
la sicurezza e il coraggio di essere testimoni di Gesù, dal momento che egli
ci assicura la facoltà interiore di raccontare ciò che sappiamo di lui. Ciò
comporta la speranza certa che abbiamo una casa nei cieli nella quale
andremo dopo la morte; Gesù la prepara per noi.
<<Ci sono molti posti nella casa del Padre ed io vado a prepararveli affinché siate dove io sono >>.
Perché le persone vengono
battezzate? È questo che ci rende cristiani?
La parola <<Battesimo>> viene da un termine greco che significa immergersi, tuffarsi o anche lavare con acqua. Era usata per dire di qualcuno immerso nei debiti o nel dolore, di una nave che affondava nel mare oppure di biancheria immersa nell'acqua. Il popolo ebraico aveva adottato una specie di battesimo circa un centinaio di anni prima di Cristo, per i non ebrei che desideravano abbracciare la fede ebraica. Poi entrò in scena Giovanni Battista. Egli invitò gli ebrei ad abbandonare il loro egoismo e a cercare il perdono di Dio per dimostrare ad essere veramente pentiti chiese loro di farsi battezzare nel fiume Giordano.
Lo stesso Gesù si recò da
Giovanni per farsi battezzare. Egli voleva mostrare pubblicamente la sua
totale obbedienza alla volontà del Padre. per Gesù, il battesimo era un
gesto di impegno e dedizione
completa.
I seguaci di Gesù
battezzavano quelli che, non solo si pentivano, ma si convertivano anche
alla fede e all'obbedienza a Gesù. il Battesimo divenne il segno, il
simbolo dell'ingresso nella fede cristiana. Coloro che si convertivano a Cristo erano
battezzati nel nome del Signore Gesù Cristo per dimostrare la loro unione
con lui. Per cominciare a capire il profondo significato del Battesimo, è
necessario ritornare all'Antico Testamento, alla storia di Abramo un uomo
disposto a ciò. Dio promise di dargli una grande discendenza e di
benedirlo. Per siglare questo
accordo o patto, Dio ordinò ad Abramo di farsi circoncidere e di
circoncidere ogni neonato, come segno visibile dell'appartenenza al popolo
di Dio.
Il segno del patto di Dio
col suo popolo fino alla venuta di Cristo fu la circoncisione. Ma ora il
segno di Dio è alla portata di tutte le razze e di tutte le nazioni, non
solo degli ebrei. Il segno del nuovo popolo di Dio è ora il Battesimo. Sia
che il Battesimo venga offerto agli adulti, sia che venga offerto ai
bambini, il suo significato è il medesimo. La Bibbia ci dà molte immagini
utili per esprimere questo significato. Immergersi nell'acqua del Battesimo
è come morire al vecchio modo di vivere, è finirla una volta per tutte con
lo stile del <<prima io>>, è essere determinati a vivere per
Gesù. su di un'isola greca, fu scoperta un giorno cappella cristiana, che
aveva una fonte battesimale dalla forma di un'enorme croce. Nel primo
mattino di Pasqua, coloro che dovevano essere battezzati sostavano ad una
estremità del fonte, che era stato
riempito d'acqua. Professavano la loro fede in Gesù e poi si immergevano
nell'acqua a forma di croce, e in maniera visibile dimostravano la loro
unione con la morte di Gesù. Essi, poi, riemergevano dall'altro lato per
significare che erano risorti con Cristo, una cosa sola con la sua
risurrezione a vita nuova!
L'acqua era usata nel Battesimo per descrivere la purificazione del peccato. Proprio come l'acqua pulisce i nostri corpi, così il Battesimo è il simbolo vivente della purificazione del cuore umano dalla macchia e dalla sporcizia del peccato.
Perché credere nello Spirito Santo?
Chi è lo Spirito Santo? Come
può cambiare le nostre vite?
Ciascuno di noi è una specie
di trinità, un tre –in uno. Noi siamo corpo, mente e spirito, eppure
siamo un solo essere. Anche Dio si è rivelato come Trinità: un Dio solo,
eppure tre persone distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tutte e
tre sono uguali nel loro essere Dio.
Lo Spirito Santo non è un
qualche influsso vago, né una creatura del tipo di una fantasma. È una
persona sotto ogni profilo, eppure senza il corpo umano che abbiamo noi. Ha
una mente e una volontà. Può amare, guidare, aiutare. Possiede tutto il
potere e l’autorità di Dio, perché è totalmente Dio, così come sono
Dio il Padre e il Figlio. Può tutto, è onnisciente e onnipresente.
Il compito dello Spirito
Santo è quello di aiutare le persone ad avere fede in Gesù Cristo. È per
mezzo dello Spirito che ci rendiamo conto di avere bisogno di Lui e del suo
perdono. Egli è colui che viene a vivere in mezzo a noi quando apriamo il
nostro cuore a Gesù. È il dono promesso ad ogni cristiano, la serena
certezza di essere figli di Dio. È
lo Spirito Santo operante nelle nostre vite che ci aiuta
quotidianamente a crescere vicini a Gesù. Egli può far nascere nelle nostre
vite, spesso senza che ce ne accorgiamo, il bel frutto che caratterizza
ogni cristiano.
<<Lo Spirito Santo produce
amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, umiltà e
padronanza di sé>>.
Lo Spirito Santo ci aiuterà
a superare tentazioni e cattive abitudini. Anche se lo Spirito Santo vive in
noi, continuiamo ad avere la nostra vecchia natura che morirà con noi, e
che per tutta la vita cercherà di farci tornare al nostro vecchio modo di
fare. Lo Spirito Santo è qui per aiutarci a resistere a questa spinta che
ci trascina verso il basso, e a creare forti nella fede. Solo lo Spirito
Santo può cambiare la natura umana e rendere una persona egoista più
simile a Gesù. Solo lo Spirito Santo può convertire l’ira e l’amarezza
in perdono e accettazione. È lo Spirito Santo che ci aiuta a pregare e a
comprendere la Bibbia. È lo Spirito Santo che è presente per guidare nelle
difficili decisioni della vita e per condurci a scoprire la volontà di Dio.
Egli ci dà la facoltà di sviluppare i doni che Dio ci ha dato per servirlo
nel mondo.Lo Spirito Santo è il dono che Gesù fa ad ogni cristiano per
prepararlo al giorno in cui lo incontrerà faccia a faccia. Come assicura la
lettera di San Paolo ai Romani:
<<Dio ha riversato il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, che è il dono di Dio per noi >>.
La chiesa è veramente importante?
È più facile essere cristiani insieme o individuali?
I cristiani sono persone che
hanno riposto la loro fede in Gesù Cristo. Essi sono rinati nella famiglia
di Dio. Proprio come per natura tu sei nato in una famiglia di uomini,
così, per opera dello Spirito Santo che è in te, tu sei nato nella
famiglia di Dio. il segno caratterizzante dell’ingresso nella famiglia di
Dio è la Chiesa. La Chiesa non è fatta di mattoni, cemento e vetro. Questi
sono i materiali con cui si costruisce un edificio religioso. La Chiesa sono le persone che appartengono a
Cristo: una grande famiglia in cui tutti sono fratelli e sorelle, dal più
grande al più piccolo, tenuti insieme da un legame che non è di carne e
sangue, ma di Spirito Santo. Tutti sono uguali davanti a Dio, anche se ci
sono diversi doni e diverse funzioni.
La Chiesa è un corpo di
persone in tutto il mondo, che comprende persone di tutti i colori, le razze
e le situazioni: vecchi e giovani, e tutti coloro che hanno fede e seguono
Gesù Cristo.la Chiesa è anche descritta nella Bibbia come un “corpo”
– il corpo di Cristo - del quale
egli rappresenta il capo. Ciascun credente è un membro di questo corpo e,
in quando tale, è chiamato a dare il suo personale contributo per il buon
funzionamento del tutto. San Paolo lo descrive molto dettagliatamente nella
sua prima lettera ai Corinzi al capitolo 12, versetti 12-31. Dio vuole tutti
nella Chiesa perché facciamo uso dei loro doni per costruire il corpo in
amore e servizio.
La Chiesa è anche il popolo
di Dio e raduna i cittadini del suo Regno, chiamati dall’oscurità della
miscredenza alla luce e alla verità di Cristo. Il compito della Chiesa è
di adorare Dio, far conoscere a tutti il suo amore e fare discepoli in tutte
le nazioni. Questo incarico comporta l’essere i testimoni speciali di Dio
nel mondo. Gesù il Signore della Chiesa ed è Lui che la Chiesa ama, adora
e obbedisce. Niente è più importante nella vita del cristiano che il
trovarsi insieme agli altri per adorarlo ogni settimana con la celebrazione
domenicale dell’Eucaristia. Non è solo un dovere: dovrebbe essere un
piacere incontrarsi con gli altri cristiani ogni domenica. In questo modo
mostriamo il nostro amore per ogni uomo.
Nella misura in cui
ascoltiamo e leggiamo la Bibbia, cresceremo nella fede. Questo ci
caratterizza come discepoli dio Gesù. Per certi aspetti, la Chiesa è come un esercito, l’esercito di Dio, che ha
ingaggiato una battaglia mortale contro il peccato e il male che regna nel
mondo. Gesù stesso assicurò che nemmeno le porte dell’inferno possono
reggere contro la Chiesa di Cristo. È una battaglia che deve essere
combattuta con armi della preghiera e della verità, della purezza e dell’amore.
La Chiesa può sembrare debole Alla luce della tremenda forza del male, ma noi viviamo nel mondo di Dio e Gesù ne è il supremo Signore. Perciò la vittoria finale è certa.
Che cosa
avviene nella celebrazione eucaristica? Come aiuta la nostra fede?
Generalmente noi chiamiamo la
cena del Signore << Eucaristia >>, parola che viene dal greco
antico per dire << ringraziamento >>. Ringraziamo Dio per tutti i suoi doni,
specialmente per la morte di Gesù, per la nostra salvezza, e ricordiamo
come egli fece un’ << azione di grazie >> quando prese il
calice di vino all’Ultima cena.
La si può chiamare
<<Santa Comunione >> per sottolineare la nostra unione con Gesù
Cristo e con ogni altro cristiano. La si può chiamare << Messa
>> (dal latino << missio >>), nome che deriva dal saluto
finale del sacerdote che conceda coloro che hanno partecipato all’Eucaristia.
Siamo congedati e << mandati >> per testimoniare Gesù nel
mondo. La si può chiamare << lo spezzare del pane >> ponendo l’accendo
sul gesto di Gesù all’Ultima Cena. Viene spesso chiamato <<
sacramento >>, da una parola latina che significa << giuramento >> o <<impegno >>. Era
usata per disegnare il giuramento di un soldato romano quando si arruolava
nell’esercito imperiale. Nei simboli, fisicamente evidenti del pane e del
vino, Dio promette al suo popolo una salvezza interiore e noi ci impegniamo
in amore e obbedienza verso di lui. Ciascuno di questi nomi ci dice qualcosa
di più sulla realtà meravigliosa dell’Eucaristia di cui Gesù stesso ci
ha fatto dono.
Tutto iniziò in Egitto circa
tremila anni fa. Il popolo ebreo vi rimase schiavo per secoli, fino a quando
Dio mandò Mosè a liberarli. Niente poté convincere il faraone a lasciarli
andare, fino a quando Dio non mandò un tremendo castigo alla nazione. Tutti
i primogeniti egiziani morirono al passaggio dell’angelo sterminatore. I
primogeniti delle famiglie ebraiche, furono risparmiati perché sulle loro
porte era stato fatto un segno con il sangue dell’agnello sacrificato nel
banchetto pasquale. L’angelo del Signore vedendo quel segno sullo stipite
delle porte, infatti, << passava oltre >>.
Fu proprio questa cena che
Gesù celebrò con i suoi discepoli l’ultimo giovedì sera della sua vita.
Egli conferì alla cena pasquale un nuovo significato. Il suo popolo sarebbe
stato salvato non da una schiavitù fisica, ma dal peccato e dalla morte
eterna. Egli sarebbe stato l’agnello sacrificale; il suo corpo sarebbe
stato martoriato e il suo sangue versato in sacrificio. Perciò egli prese
il pane e lo spezzò e disse: << Questo è il mio corpo, offerto per
voi >>. Poi prese il calice del vino:
<< Questo è il mio
sangue, versato per voi >>.
Per i cristiani, questo è
stato lungo i secoli l’atto di culto più prezioso. Quando ci raduniamo
intorno alla mensa del Signore, il sacerdote prende il pane e il vino. È
per ricordarci in modo tangibile la sua morte per noi. Il sacerdote prende
il pane, usando le stesse parole di Gesù, e lo distribuisce alla gente. L’apostolo
Paolo afferma che dobbiamo fare così fino al ritorno di Gesù, quando ciò
non sarà più necessario offrire il sacrificio. In un modo che è
incomprensibile alla mente umana, Gesù si rende presente al suo popolo, e
quando prendiamo il pane e il vino, la nostra fede ci dice che noi prendiamo
il corpo e il sangue del Signore. Egli ci assicura che è proprio in mezzo
al suo popolo. E noi diventiamo come il suo corpo, la sua famiglia, i suoi
figli per essere rinforzati nella fede e nella testimonianza.
Questa celebrazione è così importante che San Paolo ci dice che dovremmo prepararci molto attentamente prima di parteciparvi. Dobbiamo giungervi aperti a Dio, consapevoli che Egli sa tutto di noi e che noi non possiamo nascondergli niente. Dobbiamo giungervi umili, a braccia aperte per ricevere da Lui il << Pane della vita >>. Non dobbiamo presumere di giungere a Lui confidando solo nella nostra bontà, ma dobbiamo chiedere perdono consapevoli degli errori e dei peccati che abbiamo fatto in pensieri, parole o azioni, e delle manchevolezze dovute a noncuranza, disinteresse o egoismo. Dobbiamo arrivarvi nella convinzione che Egli ci accetterà ci perdonerà, purificherà e ci rafforzerà per mezzo del suo Spirito, così da vivere ogni giorno per Lui.